sabato 28 marzo 2015

Borghi di Francia

Complice una trasferta di lavoro in Liguria mi sono preso 2 orette di permesso per girovagare e scoprire un paesino della Val Roja che, tra i cuneesi, gode di chiara fama e (millantato?) credito: Saorge.

Situato in Provenza, a pochi km dal Piemonte meridionale e dalla Liguria di ponente, Saorge è un vecchio borgo di 400 anime arroccato sui monti della sponda sinistra della media Val Roja, piuttosto curato e caratteristico. 

Gli edifici, con sviluppo prevalentemente verticale e quasi sempre in pietra, sono inframezzati da una serie di vicoli, viuzze ed acciottolati in perenne salita/discesa, molto spesso in parziale penombra e talora illuminati da sottili lame di luce che fendono l'aria. Il monastero francescano situato nella parte alta domina il paese e la sottostante vallata mentre nella parte bassa sono ancora visibili le antiche mura medioevali che proteggevano il villaggio.

Saorge, un piccolo paesino lontano dai rumori e dal via-vai della Val Roja; una piacevole ed interessante meta dove rilassarsi e ristorarsi lontano dalla calca turistica.

Saorge, 2015.




domenica 22 marzo 2015

Architettura

Uno dei generi fotografici che prediligo: periferie urbane, vicoli, colonnati, scorci di città. Molti miei scatti hanno come soggetto un particolare di una città, di un monumento che mi ha colpito, che mi ha trasmesso qualcosa; in questi scatti la figura umana non è presente, è volutamente esclusa, il fotogramma è dominato da una successione di linee geometriche, piani, alternanza di chiaro-scuri.

Scatti che descrivono me, probabilmente più di quelli riferiti ad altri generi fotografici; non illustrano compiutamente il luogo, l'ambiente; raccontano qualcosa di me.

Chiaro-scuri. Reggia di Caserta, 2013

giovedì 19 marzo 2015

Generazioni

19 marzo, San Giuseppe, festa del papà.

Oggi la pagina del blog è dedicata a loro, ai papà: al mio soprattutto, al suo cuore grandissimo e generoso; al suo modo di essere talvolta un po' spigoloso ma vero e sincero, trasparente, buono.

Per indole, pudore e talora bieco orgoglio non sempre sono riuscito a dirtelo, di persona e compiutamente: grazie per tutto quello che hai fatto, che mi hai insegnato e per quello che hai tralasciato; ogni cosa mi è servita, mi serve, mi servirà in futuro. Papà da pochi mesi, solo adesso comprendo tante, tante cose. Auguri di cuore a te e a tutti i papà.

Lo scatto evidentemente non ha protagonista nè lui nè me bensì una bambina che corre incontro al suo papà ed al nonno; mi sembrava lo scatto adatto per questo post.


Generazioni. Parigi 2014.

domenica 15 marzo 2015

In equilibrio

In perenne equilibrio tra cuore e ragione, cupidigia e morigerazione, frenesia e pacatezza: molto spesso la nostra vita si dipana tra questi sentimenti contrastanti; talvolta ci assale il senso di colpa per aver ecceduto in uno di questi aspetti e, guidati dal principio di azione-reazione, trasaliamo, orziamo per andare contro vento.


Aequilibrium. Autunno 2014



mercoledì 11 marzo 2015

Torino: palco privato.


Scendono le luci, si apre il sipario. Sul palco, Torino: città pervasa da un'alone di misticismo e da un'aura magica che avvolge ogni palazzo, strada, monumento. Mole, Palazzo Carignano, Gran Madre, Murazzi: le immagini di Torino impresse nella nostra mente, ancor più quelle disponibili in rete sono molte, simili e ridondanti.


Non è quello che cerco, quello che mi piace scattare; ci sono molti modi per rendere omaggio ad una città splendida e misteriosa e molte occasioni: una visita domenicale, un appuntamento, un corso di aggiornamento di mezza giornata. Avere la macchina fotografica a portata di mano, lasciarsi permeare dall'atmosfera sabauda, avere la giusta predisposizione d'animo per scattare....click. La foto nasce da sola: nella mente prima, su carta/a video poi.

 
 Torino, palco privato. Febbraio 2015.

venerdì 6 marzo 2015

Alla ricerca di Vivian Maier.

Vi segnalo questo splendido documentario che ho appena visto su Rai5: Alla ricerca di Vivian Maier.





Trama:  Il fortunato acquisto di una scatola piena di negativi da parte del regista John Maloof ha segnato l'inizio della scoperta di una delle fotografe più importanti - e di certo la più misteriosa - del XX secolo: Vivian Maier (1 febbraio 1926/21 aprile 2009), di professione tata per le famiglie dell'alta borghesia di Chicago, ha scattato in segreto oltre 100mila fotografie, ritrovate dopo decenni, solo dopo la morte dell'autrice, salutata oggi come una delle più grandi "fotografe di strada" d'America. La vita e l'arte di Vivian Maier rivelate attraverso foto, filmati e interviste inedite alle persone che la conoscevano. O pensavano di conoscerla.

 


Non la conoscevo e questo documentario mi ha fatto scoprire un'artista straordinaria, molte immagini sono semplicemente splendide! Molte probabilmente le avrete già viste, senza però sapere di chi fossero: almeno per me è stato così :feek: vi consiglio di cercarlo su rai replay o su amazon/feltrinelli, è davvero piacevolissimo ed istruttivo.




Vivian Maier, self-portrait. 1954

giovedì 5 marzo 2015

L'attesa

Fastidio. Frustrazione. Impazienza.

Una fila al semaforo, in banca, al ristorante spesso scatena una sarabanda di sensazioni bieche, barbare.

Alla perenne rincorsa di qualcosa che ci manca, che ci sfugge o che non vogliamo davvero catturare abbiamo perso il gusto di fermarci con i nostri pensieri, con i nostri sogni.

Sedersi senza fretta su una panchina sopra la città, dedicare un pò di tempo a noi stessi: una catarsi indispensabile.

L'attesa. Autunno 2014