mercoledì 18 febbraio 2015

Il carrello

Le nostre campagne e le nostre strade sono così ingombre di linee telefoniche che oramai non ci si accorge più della moltitudine di pali in legno che le sorreggono: allineati, ordinati e silenziosi uniscono in modo discreto città e palazzi e trasportano velocemente le nostre parole da un capo all'altro d'Italia. 

La loro ritmica successione e la loro uniformità mi ha sempre incuriosito, così uguali e simili tra loro; come spesso accade la chiave di volta è sotto i tuoi occhi, il tuo sguardo l'ha sfiorata mille volte senza notarla...e poi, inaspettatamente , ti si accende la lampadina: eccoli, ecco lo stabilimento dove nascono. Una location a due passi da casa che mi ha conquistato e che meriterebbe di essere fotografata durante le fasi di lavorazione: vedremo se in futuro mi sarà data l'autorizzazione a farlo.. 

Tra i tanti scatti che le ho dedicato ho scelto questo, in cui le sponde del carrello creano un esoscheletro, una sorta di guscio per proteggere e avvolgere ma anche un tunnel, una corsia verso un luogo distante, diverso.



Il carrello. Autunno 2014

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